ministudio architetti - La città in salita
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La città in salita

Appartamento

Genova, IT | 2018 | 80 mq

La città in salita.

La casa era in cima alle alture della città. Una città fatta da punti di vista e di immagini sovrapposte.

Non per nulla, c’è chi avrebbe voluto andare in Paradiso con l’ascensore di Castelletto, in un quartiere di scorci e spiragli, fugaci luccichii del mare in lontananza e improvvisi squarci verdi tra le linee verticali degli edifici.

Arrivare a casa a piedi era un’ impresa quasi eroica, voleva dire risalire dal Porto fino al Righi. Ci si lasciava alle spalle i vicoli medioevali grigi d’ ardesia, per ritrovarsi lentamente in un Ottocento dimenticato: mattonate rosse, portoni inaccessibili alle auto e giardini apparentemente impenetrabili. Sulle creuze il tempo scorre diversamente, le persone scambiano saluti come su un sentiero di montagna, tra sbuffi e brontolii, di chi sale, e mezzi sorrisi, di chi scende.

Ai più esperti non scappavano le scorciatoie che il genovese ingegno aveva disseminato qua e là. Scalinate improvvise tagliavano i tornanti della strada e un ascensore segreto appariva in fondo al tunnel scavato nella pancia della collina, la cui esistenza si rendeva tangibile attraverso le folate di vento umido.

Le porte si aprono e la collina ci lascia di nuovo liberi, ancora pochi gradini ci separano dall’orizzonte. Finalmente gli ultimi passi, ancora scalini e poi le chiavi nella toppa, si apre la porta del rifugio della famiglia. Un angolo di paradiso personale, dai molteplici punti di vista sintesi della città che si estende ai suoi piedi.

La linea del parapetto divide il mondo, sotto privato, sopra Genova.

Case, persone, storie si intersecano e si sfiorano, silenziosamente osservate dal rifugio. Non c’è bisogno di uscire fuori, per colazione una sbirciata alla finestra ci rassicura che la Lanterna sia sempre lì. Mentre vai avanti e indietro per casa, una striscia blu scuro ti segue sempre e divide il cielo dal mare.

La prospettiva da quassù cambia, persino il mare sembra in salita e le navi sembrano faticare a lasciare la città.

Fotografie: Chiara Viada

Pubblicato su: INTERNI aprile 2020- versione digitale

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