La riviera si sa è meta e miraggio di chi abita oltre questo appennino.
Finalmente è venerdì e il casello è vicino.
Per una piccola casa al mare, ma con un bel respiro. L’abitudine alla città però è profonda, così il dettaglio sartoriale risolve l’apparente mancanza di spazio, dilatando gli interni.
Il corridoio di ingresso grazie allo specchio, pare prolungarsi oltre l’intersezione con gli arredi contenitori, i quali unificati in un’unica pannellatura, formano un “cubo” che giunge fino al soggiorno.
Porte e pannellature a tutt’altezza unificano lo spazio anche in alzato nascondendo gli accessi ai servizi e alla notte, così come una piccola nicchia retroilluminata trasforma un arredo architettonico in una lanterna luminosa.
Il soggiorno è unificato all’angolo cottura disposto con isola centrale visibile già dal corridoio ad unire visivamente gli spazi.
Il bagno è di dimensioni ridotte ma lo spazio si amplia visivamente grazie all’utilizzo di un’unica pavimentazione in legno che diventa anche il carabottino del vano doccia, diviso dal resto dello spazio da un cristallo con profili ad incasso invisibili. Il fondale è in mosaico di vetro verde riprende le striature dell’ardesia brasiliana del piano dei lavabi, anch’essa su misura.
Fotografie: Bruno Ravera