Progettare l’ampliamento e ristrutturazione di un centro acustico dalla fama e clientela consolidata (Otoson srl), implica il dovere di rispondere attraverso il segno architettonico a molteplici questioni di ordine funzionale ed emozionale, oltre che estetico.
Lo spazio è ibrido, a metà tra studio medico e negozio, con una forte prevalenza del fattore umano nell’interazione tra tecnico e fruitore.
Caratterizzato da tre elementi principali: un bancone centrale in legno, una lunga linea di sedute rosse e una parete installazione, essi definiscono le aree di utilizzo e contemporaneamente connotano visivamente lo spazio attraverso un’immagine forte, ma senza rimandare propriamente ad un tradizionale centro acustico.
Lo spazio centrale di accoglienza si delinea come un unico vano, lanterna luminosa sul fronte strada, dalla quale spicca sopra a tutto un’ installazione a parete. Solo agli occhi più attenti risulta ciò che rappresentano realmente cinquanta lame di legno sagomate a tutt’altezza: una gigantesca onda sonora che, fermata nel tempo e nello spazio, osserva silenziosa clienti e passanti.
Fotografie: Bruno Ravera