Era il 1921 quando lo psichiatra svizzero Rorschach pubblicò le immagini base del suo test di personalità basato sull’interpretazione delle macchie di inchiostro, utilizzato per l’indagine della personalità e per comprendere il funzionamento del pensiero.
Il segreto sta nella semplicità, più le macchie sono semplici, più figure evocano nello spettatore. Nello stesso tempo è necessaria una certa quantità di dettagli altrimenti il potere evocativo della figura si azzera.
Possiamo immaginare la pianta di un appartamento come un test di personalità?
Consideriamo un condominio novecentesco: in linea di massima avrà un piano tipo uguale per la maggior parte dei livelli.
Se scoperchiassimo ora con il pensiero tutti piani di un condominio , cosa vedremmo dentro ogni appartamento?
La rielaborazione personale di ogni pianta tipo, in continua evoluzione.
Come in questo caso , dove un appartamento abitato da sempre da un anziano signore, viene acquistato da una giovane coppia, rivoluzionando completamente gli spazi e il modo di vivere.
La notte si inverte con il giorno, gli spazi un tempo di servizio, come la cucina, diventano il fulcro del soggiorno, l’ingresso chiuso e definito viene eliminato per permettere una lunga promenade di avvicinamento al nuovo living.
Ovunque sono utilizzate forme minimali ma caratterizzate dal colore , in particolare il blu che passa dalla texture piena dell’angolo cottura all’enorme acquerello dietro al divano. Al di sopra rimangono vigili gli antichi decori a stucco, testimoni delle planimetrie tipo e degli abitanti precedenti.
Fotografie: Barbara Bacigalupo